Pronto chi parla?

Chi sta chiamando?
La storia di Luca e del CRM che risponde prima ancora del telefono
Ci sono momenti in cui si capisce che qualcosa non può più andare avanti.
Per Luca, responsabile vendite, uno di quei momenti era ogni volta che squillava il telefono.
Sul display del telefono fisso compariva solo un numero. O peggio: “interno 3”, “anonimo”, “esterno non identificato”.
Sul cellulare, se il numero non era salvato, era un terno al lotto.
E se si rispondeva al volo? Nessuna informazione.
Se invece si perdeva la chiamata? Nessuna traccia.
La cosa più frustrante non era nemmeno il chiamante sconosciuto.
Era il fatto che, anche dopo aver parlato, le informazioni restavano sparse:
su un post-it, nella mente del commerciale, in una nota sul telefono.
Senza uno storico condiviso.
Senza una memoria aziendale.
“Era il cliente della Lombardia… quello con il listino personalizzato… com’è che si chiamava?”
“Mi ha chiesto due cose tecniche ma non le ho segnate.”
Il vero problema non era la telefonata
Era tutto quello che succedeva prima e dopo.
Ogni interazione telefonica diventava un’occasione persa.
Perché nessuno sapeva chi stava chiamando, cosa voleva, cosa aveva già chiesto.
E chi parlava con lui… lo faceva alla cieca.
In azienda, ognuno teneva traccia come poteva:
chi con un taccuino personale
chi con un’app di note
chi affidandosi alla memoria (spoiler: non funziona mai)
E le informazioni?
Rinchiuse.
Nascoste.
Inutilizzabili
L’inizio: collegare le voci ai nomi
La svolta iniziò in modo semplice.
Luca fece collegare il database del CRM al centralino VoIP.
Da quel momento, se il numero era registrato, il sistema mostrava subito il nome del cliente e la sua azienda al momento della chiamata.
I commerciali ora possono rispondere sapendo con chi stanno per parlare, senza dover improvvisare né cercare informazioni in fretta.
È un cambio di approccio che migliora la relazione fin dal primo secondo della conversazione.
E c’è di più:
con la regola dei 90 giorni, i clienti vengono reindirizzati automaticamente al commerciale che li ha seguiti di recente.
Il risultato?
I clienti si sentono riconosciuti, seguiti e valorizzati,
perché parlano quasi sempre con la stessa persona.
Non devono rispiegare tutto da capo, non devono “ricominciare il giro”.
È qui che, secondo Luca, si costruisce la vera continuità commerciale
La regola dei 90 giorni
Luca ha fatto sviluppare una logica precisa:
se un cliente ha avuto interazioni registrate entro gli ultimi 90 giorni,
la chiamata viene indirizzata automaticamente al commerciale di riferimento.
In caso contrario, passa al primo operatore disponibile.
Un sistema semplice ma efficace, pensato per valorizzare la relazione già in essere.
Chi chiama lo fa spesso per avere un chiarimento, completare un ordine, sbloccare un dubbio.
Parlare con chi conosce già il contesto fa la differenza
L’evoluzione: sapere (quasi) tutto prima di rispondere
Poi Luca ha pensato: “Possiamo dare ancora più potere ai commerciali.”
Ed ecco il passo successivo:
al momento della chiamata, il sistema mostra non solo il nome e l’azienda,
ma, su richiesta, anche un pannello riassuntivo del cliente, con:
gli ultimi preventivi
gli ultimi ordini
eventuali ritardi di pagamento
il fatturato degli ultimi 3 anni (suddiviso per anno)
Un’informazione ricca, ma non invadente:
compare solo se il commerciale decide di aprirla, per non sovraccaricare lo schermo,
ma per avere tutto a portata di clic quando serve
Il dopo: chiamate tracciate, conversazioni valorizzate
Da quando il sistema è attivo, ogni telefonata è tracciata dentro il CRM.
Si sa:
chi ha chiamato
a che ora
per quanto tempo
con chi ha parlato
E questo, per Luca, è stato un nuovo punto di partenza.
Ha fatto sviluppare un modulo che calcola i minuti di conversazione per ogni opportunità,
per iniziare a misurare anche il tempo investito su una trattativa.
“Quanto ci costa davvero, in termini di tempo, un’opportunità da 5.000 euro?”
“E una da 50.000?”
La vera rivoluzione: la conoscenza condivisa
Ora gli appunti non sono più nei taccuini personali.
Sono nel CRM.
E non servono più riunioni per chiedere “chi ha parlato con chi?”
Tutto è tracciato.
Tutto è accessibile.
Tutto è utile.
Luca lo dice chiaramente:
“La vera potenza di un CRM personalizzato è che rende le informazioni fruibili da tutti.”
“Il sapere condiviso è quello che crea valore. Non quello scritto sul retro di un’agenda.”
Oggi, grazie al CRM personalizzato su base Vtiger, ogni telefonata è parte del flusso.
Ogni conversazione arricchisce il contesto.
Ogni informazione raccolta è archiviata, leggibile, riutilizzabile.
Non è solo una questione di efficienza.
È una questione di rispetto.
Del tempo del cliente.
Del lavoro dei commerciali.
Del valore delle relazioni.
Luca lo sa:
sapere chi chiama non è solo utile.
È il primo passo per rispondere meglio. E vendere di più.